STORIA
Conosciuta e coltivata nelle aree appenniniche fin dal 1500 deve il suo nome al termine longobardo Wihsi
Nell’area di Cantiano già negli anni 70 era impiegata nella trasformazione da parte di varie ditte che la utilizzavano per la preparazione di sciroppi. Studi recenti hanno evidenziato notevoli proprietà antinfiammatorie delle visciole e l’elevata presenza di sorbitolo ne fanno un frutto adatto anche ai diabetici.
UTILIZZI GASTRONOMICI
La visciola presenta una grande versatilità alla trasformazione e conservazione. Tradizionalmente si mantiene sciroppata in barattoli con aggiunta di zucchero lasciati maturare al sole. Viene impiegata anche per la produzione del tipico vino aromatizzato e per le confetture. Di recente si è apprezzato il sui utilizzo anche per liquori e distillati.