Tappa 1

Pera del Perdono

Il suo nome è dovuto alla sua epoca di maturazione che ricade nei giorni della Festa del Perdono di Assisi. Non ci sono notizie certe sulla sua storia e la sua zona di diffusione e limitata all’area appenninica umbro marchigiana.

Descrizione

Caratteristiche

Si presenta con un albero di medio vigore a portamento espanso. La foglia è di medie dimensioni con forma della base ad angolo retto ed apice acuta. Il frutto è piriforme di pezzatura media e colore di fondo verde. La polpa è di consistenza medio tenera a succosa.

Utilizzo Gastronomico

Si consuma prevalentemente fresca ma può essere impiegata per succhi e confetture.

Mela Mosciola

Si hanno notizie di questa varietà nella zona di Piobbico già nel 1500 quando il medico Costanzo Felici la nomina nel suo libro dedicato alle piante edibili. In passato era molto apprezzata per la sua epoca di maturazione che ricadeva nel periodo della trebbiatura quindi molto utile per ristorare i lavoratori. Il nome mosciola invece deriverebbe dall’abitudine di conservarla appesa ad asciugare.

Descrizione

Caratteristiche

Albero di media vigoria, ramificato espanso con foglie medie dal margine dentellato. Il frutto è obloide, largo senza costolature di colore di fondo giallo con velature rosso arancio. La polpa è tenera di color crema di consistenza farinosa e dal gusto dolce acidulo.

Coltivazione

Pianta adatta alle aree montane con una buona produttività. Impianto con portainnesto medio vigoroso e allevamento a vaso di media densità.

Utilizzo Gastronomico

Si consuma prevalentemente fresca.

Mela Batocca

Si hanno notizie di questa mela già nel 1600 quando era diffusa in tutto l’appennino umbro marchigiano. Il nome deriverebbe dalla forma dei semi, simili al batacchio di una campana.

Descrizione

Caratteristiche

Albero di media vigoria ramificato espanso con foglie medie dal margine dentato. Il frutto è cilindrico ampio senza costolature con colore di fondo giallo e sovracolore rosso purpureo esteso. La polpa è soda e bianca, poco succosa. Il sapore è dolce e poco acidulo e se il frutto non è ben maturo tende ad essere astringente.

Coltivazione

Adatta alle aree di origine, produttività elevata, con portainnesto di elevato vigore, allevamento a vaso, a media densità. L’albero e il frutto risultano poco sensibili a ticchiolatura, un po’ più a oidio.

Utilizzo Gastronomico

Si consuma fresca in epoca tardiva. Un tempo venivano conservate mediante essiccazione.

Pera Rossina

Si hanno scarse notizie riguardo la sua storia. La zona di diffusione è limitata all’area del Montefeltro. Descrizione Caretteristiche Albero di elevato vigore e media ramificazione, foglia grande con margine dentato. Frutto sferoidale, piccolo, colore di fondo verde-giallastro, sovracolore rosso arancione poco esteso. Polpa di tessitura, consistenza e succosità medie.

Coltivazione

Pero ben adattato alle aree interne di origine, di produttività elevata e costante, impianto su portainnesto medio vigoroso, allevamento a vaso a media densità.

Utilizzo Gastronomico

Il frutto è molto apprezzato sia per il consumo fresco che per la trasformazione artigianale

Mela Agostana

Non ci sono indicazioni precise riguardo alla storia di questa varietà che è segnalata solo come mela estiva. La sua caratteristica principale infatti è che rispetto ad altre mele matura molto presto, in estate. Per questo era molto apprezzata un tempo perchè la sua raccolta si inseriva tra le maturazioni dei frutti prettamente estivi e quella degli autunnali garantendo continuità nel sostentamento.

Descrizione

Caratteristiche

Albero di media vigoria ramificato espanso con foglie grandi dai margini dentati. Frutto conico di dimensione media senza costolature. Colore di fondo giallo e sovracolore rosso rosato esteso. La polpa è di media consistenza, bianca con striature rosse sotto l’epicarpo a sfumare verso il centro del frutto. La polpa tende ad ossidarsi lentamente è di sapore poco dolce e leggermente acidulo. La consistenza è farinosa.

Coltivazione

Pianta dalla produttività elevata che ben si adatta alle aree interne. Occorre attenzione per il controllo dell’oidio. Richiede un portainnesto di media vigoria .

Utilizzo Gastronomico

Si consuma prevalentemente fresca in epoca precoce.

Mela Comentina

e sue origini non sono chiare ma la sua presenza nel Montefeltro risale a tempi antichissimi. Il nome originale dovrebbe essere "conventina" e deriverebbe dalla presenza nella zona di numerosi conventi. La sua coltivazione venne via via abbandonata in favore di altre varietà più commerciali. L'albero si presenta con elevata vigoria e portamento assurgente. Le foglie sono di forma ellittica allungata di colore verde scuro. Il frutto è di forma tronco conica e dimensioni medio grandi. La buccia e liscia con rare lenticelle poco evidenti mentre il colore di fondo va dal verde pieno al verde giallastro. La polpa è bianca, croccante e succosa. Si tratta di una pianta rustica che non necessità di particolari accorgimenti. Si può consumare fresca ma, data la sua serbevolezza, può essere gustata anche nei mesi successivi alla raccolta.

AGRICOLTORI

Azienda Florovivaistica Il Sorbo

L’azienda nasce nel 2002 con l’intento di valorizzare la biodiversità e la ricerca di antiche varietà con particolare a mele, pere e frutti minori. L’azienda cura anche la parte tecnica dell’Orto dei Frutti Dimenticati di Tonino Guerra. Oltre ai frutti abbiamo anche una sezione specializzata nella tartuficoltura. La vendita avviene in aziende o nelle fiere del settore. Loc. Montefiorentino, Strada Provinciale 99, Frontino (PU) 0722547303 https://www.ilsorbovivai.it

AGRICOLTORI

Agriturismo Montefiorentino

La struttura opera principalmente con la propria fattoria didattica e l’ospitalità. Qui è anche possibile fare attività didattica e laboratori dedicati sia alle scuole che agli ospiti dell’agriturismo. L’attività agricola invece è incentrata principalmente sull’allevamento di bovini di razza marchigiana. Loc. Montefiorentino, Frontino (PU) Tel. 3384972891 http://www.montefiorentino.it/

AGRICOLTORI

Azienda Agricola Nonni Paolo

L’azienda si estende su circa 17 ettari ed opera in biologico dal 2011. La maggior parte dei terreni sono impiegati nella produzione di cereali e foraggio che vengono conferite nelle filiere bio della zona. Le mele vengono vendute direttamente in azienda nel periodo della raccolta. Via Ca’ La Paola, 111 Frontino (PU) Tel. 3294199417

COSA VEDERE

Monte Carpegna

Il massiccio del Monte Carpegna si sviluppa al confine tra Marche, Romagna e Toscana e raggiunge un’altezza massima di 1415 metri. Da questa quota si può godere di un panorama invidiabile che spazia dal nord delle Marche fino alla costa Romagnola e alla laguna veneta. Si tratta di un luogo ideale per lo sport all’aria aperta. Qui infatti si possono fare lunghe passeggiate o pedalate lungo i percorsi che dai boschi alle pendici del monte raggiungono i prati sommitali. Nel periodo invernale invece, grazie agli impianti di risalita è possibile sciare guardando il mare. Il Carpegna inoltre è noto tra gli appassionati di ciclismo perchè sede degli allenamenti dell’indimenticato campione Marco Pantani che dalla sua Cesenatico raggiungeva questa vetta per testare i sui celebri scatti in salita. Per questo le strade del Carpegna ancora oggi sono meta di moltissimi cicloamatori.

COSA VEDERE

Frontino

Il minuscolo borgo di Frontino sorge su uno sperone di roccia che domina la valle del torrente Mutino all’interno del Parco Naturale del Sasso Simone e Simoncello. Il caratteristico centro, cinto dalle mura dell’antico castello, si dipana lungo il corso centrale dominato dalla mole della Torre Civica, simbolo del paese. L’aspetto dell’abitato è rimasto pressochè immutato nel secoli mantenendo il fascino del tipico borgo medioevale. Il legame di Frontino con il mondo agricolo è testimoniato anche dal Festival Internazionale degli Spaventapasseri che si svolge ogni estate nel paese del Montefeltro che vede il borgo addobbato con le curiose figure degli Spaventapasseri realizzati da scuole e artisti da tutto il mondo.

COSA VEDERE

Convento di Montefiorentino

Nel territorio comunale di Frontino il Convento di Montefiorentino rappresenta un punto di riferimento per il territorio fin dal 1213, anno in cui si ritiene sia stato fondato dallo stesso San Francesco. Oggi il suo territorio comprende ben 10 ettari adibiti a parco e area per attività sportive. All’interno conserva una Pala d’Altare di Giovanni Santi, padre di Raffaello insieme ad un affresco rappresentante Sant’Antonio Abate e attribuito a Evangelista da Piandimeleto.